Nella foto: Daniela Tisi, presidente della Commissione Reti museali e Sistemi territoriali
La nuova Commissione Reti museali e Sistemi territoriali, interna al Ministero per i beni e le attività culturali e istituita con decreto del ministro Alberto Bonisoli (in un video su Facebook spiega le ragioni alla base dell’istituzione della commissione, ndr). La commissione ha l’obiettivo di elaborare schemi praticabili di collaborazione nella gestione del patrimonio culturale tra le varie reti e sistemi museali sul territorio nazionale; tracciare delle linee guida per sviluppare tutte le possibili strategie di collaborazione e cooperazione tra le istituzioni culturali pubbliche, quelle private e le realta' produttive territoriali, puntando all'aumento della fruibilita' di tutti i siti culturali nel Paese.
Tra gli strumenti che verranno sviluppati, ci sono le “card museali” per incentivare e facilitare l’accesso nei musei. Inoltre, saranno premiati quei territori che dimostreranno maggiore capacità di offerta integrata ed efficiente tra luoghi culturali e servizi.
Spiega il ministro che: “Il nostro patrimonio culturale è fatto sì da tanti attrattori culturali posti dove non abbiamo bisogno di raccontare quale bellezza e quale efficienza ci siano. Ma contemporaneamente abbiamo tantissimi, migliaia di siti archeologici, musei chiese, luoghi di interesse storico, sparsi in tutto il paese. L’opportunità che abbiamo è quella di farli conoscere, valorizzarli, far sì che diventino a loro volta motore dello sviluppo dei territori”.
Daniela Tisi, presidente della Commissione, si è espressa in merito: “Una delle caratteristiche del nostro patrimonio culturale è quella di essere un museo a cielo aperto da tutelare e valorizzare in una logica di sistema, affinché anche i contesti più periferici diventino dei poli di attrazione e di interesse internazionale, nonché generatori di nuove forme occupazionali. Avrò la fortuna di collaborare con un team di professionisti di alto profilo che credono fermamente in questa visione di una innovativa gestione culturale che parte dall’ascolto dei territori e che su di essa fonda le sue linee programmatiche e di intervento”.
Con 12 mesi di tempo a disposizione la Commissione dovrebbe indicare le linee guida affinché le istituzioni culturali pubbliche, quelle private e le realtà produttive territoriali collaborino di più. La carta vincente sarà la “progettazione partecipata” che stimolerà la cooperazione tra soggetti pubblici e privati. Si vuole costruire infatti una rete a livello nazionale coinvolgendo tutti i luoghi di interesse culturale e valorizzando quelli meno noti. Le proposte formulate saranno inoltrate al Mibac, che procederà alla loro attuazione.
La Commissione è composta da Daniela Tisi (consigliere del ministro, in qualità di presidente), Ilaria Cavo (assessore alla cultura della Regione Liguria), Manuel Roberto Guido (esperto e già dirigente Mibac), Antonio Lampis (Direttore Generale Musei), Francesca Paola Leon (assessore alla cultura di Torino), Tiziana Maffei (presidente di Icom Italia) e Virginia Villa (esperta).