[Immagine di manifestazionecultura.it]
Il 6 ottobre a Roma si terrà la manifestazione per la cultura e il lavoro rivolta a tutti i professionisti e lavoratori del settore culturale e alla cittadinanza italiana. #RilanciamoilPaese è l’hashtag che racchiude i loro obiettivo: dare il giusto valore al settore culturale. Durante la giornata del 2 settembre (una delle ultime domeniche al museo), gli aderenti all’iniziativa hanno distribuito volantini per sensibilizzare alla partecipazione.
Cultura è un concetto immenso, troppo difficile da spiegare, ma non è altro che un frammisto di cose fatto di beni culturali, luoghi, teatro, film, musica, libri. L’Italia è densa di cultura, l’Italia è cultura. Fin dall’antichità questo territorio è stato la culla di molti intellettuali, il centro culturale del mondo. Perché quindi non investire in questo settore? Perché non puntare sulla cultura (almeno per portarla al livello degli altri paesi)? Questo è quello che si chiedono i promotori dell’iniziativa, associazioni, gruppi e sindacati composti dalle “lavoratrici e i lavoratori della Cultura”: professionisti dei Beni Culturali, professionisti dello spettacolo dal vivo e del cinema, autori, operatori, tecnici, custodi, aspiranti professionisti e soggetti in formazione.
L’Italia, secondo un’analisi condotta dalla fondazione Symbola (Selfie numero 5), ha un settore culturale del valore di 16,7% del Pil. Stando a quanto riportato: «alla filiera della cultura l’Italia deve 89,9 miliardi di euro, il 6% della ricchezza prodotta nel Paese nel 2016. Questi quasi 90 miliardi ne mettono in moto altri 160 nel resto dell’economia: 1,78 euro per ogni euro prodotto dalla cultura. Si arriva così a 250 mld prodotti dall’intera filiera culturale (il 16,7% del Pil), col turismo come principale beneficiario di questo effetto volano. Cultura e creatività danno inoltre lavoro al 6,1% del totale degli occupati in Italia, 1,5 mln di persone».
Con questa manifestazione, i partecipanti, chiedono alla Politica italiana di non risparmiare sulla cultura, di “iniziare a trattare la Cultura come merita: come uno dei settori cardine dell’economia italiana, dando risorse, dignità e riconoscimento a Istituzioni, professionisti e lavoratori del settore”. Molti sono i loro punti di forza e molte sono le loro richieste: portare l’investimento nel settore culturale al 1,5% del Pil; aumentare i finanziamenti pubblici per il settore dello spettacolo; promuovere l’assunzione, nei ranghi ministeriali, di 3500 lavoratori entro due anni; per non parlare delle riforme, delle abrogazioni e delle promulgazioni di legge che rivendicano e propongono.
Manca ancora un mese prima della manifestazione, ma gli aderenti all’iniziativa hanno incominciato da tempo a sensibilizzare la cittadinanza distribuendo, davanti a musei e teatri, dei volantini con lo slogan “Scendi in piazza per la Cultura e il Lavoro!”.
Stando agli eventi creati su Facebook relativi alla manifestazione, le persone che presumibilmente parteciperanno sono circa 9 mila. Al momento il percorso e il luogo della partenza non sono stati comunicati. Per avere maggiori informazioni sulla manifestazione e sugli aderenti, visitate il sito manifestazionecultura.it.