Dopo un’inchiesta penale attualmente in corso della procura di New York, il Getty Museumdi Los Angelesriconsegnerà all’Italiaun insieme di statue in terracottaa grandezza naturale scavato illegalmente nella zona di Taranto e che raffigura un poeta seduto e due sirene, chiamato “Orfeo e Le Sirene”. E’ quanto sottolineato all’ANSA da Matthew Bogdanos, responsabile nell’ufficio del District Attorney del contrasto al traffico di antichità.
Le figure in terracotta, datate al IV secolo a.C., furono comprate per 550 mila dollari nel 1976 dal petroliere J.P. Getty su esortazione del curatore di antichità della Villa Getty Jiri Frel. Saranno dirette a Romaa partire da settembre, e inizialmente saranno ospiti del Museo dell’Arte Salvata, ha dichiarato il ministro della cultura Dario Franceschini, complimentandosi per la collaborazione tra gli investigatori americani e il Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc).
Orfeo e le Sirene andranno poi a Taranto: “Arricchiranno il patrimonio archeologico della Puglia”, dichiara il governatore della Regione Michele Emiliano.
In attesa del loro trasferimento le statue sono state allontanate dalle gallerie. La loro grande delicatezza renderà necessarie particolari attrezzature e procedure per il trasferimento, un ambito in cui il Getty possiede notevole esperienza.
"Grazie al lavoro della procura di New York abbiamo determinato che questi pezzi devono essere restituiti", afferma Timothy Potts, direttore del Getty, in un comunicato divulgato dal museo. Insieme ad “Orfeo e le Sirene” torneranno a casa, in Italia, anche una testa colossaledi divinità del II secolo d.C., una forma di pietraper fondere orecchini a pendente datata allo stesso periodo, un opera a oliochiamata “L’Oracolo di Delfi” del 1881 dell’artista napoletano Camillo Miola – detto Biacca – e un incensiere etrusco di bronzo del IV secolo a.C. I primi tre pezzi erano stati comprati dal Getty negli anni Settanta, il quarto nel 1996.
I legami tra il Getty e l’Italianon sono sempre stati pacifici: il museo americano nei primi anni Duemila fu investito dalle polemiche per gli acquisti di opere scavate illegalmente e la sua ex curatrice Marion True fu processata in Italia. Più recentemente il Getty si è conteso con la magistratura italiana una statua di bronzo (l’Atleta Vittorioso) attribuita a Lisippo, ritrovata nel 1964 da pescatori nell’Adriatico e di cui l’Italia, in seguito a una sentenza della Cassazione del 2018, pretende da anni la restituzione.