Boschetti, labirinti vegetali, grotte, cascate, canali e laghetti che ora non ci sono più torneranno per magia a materializzarsi davanti agli occhi dei visitatori, accompagnati da una storia affascinante. Quella dell’Arciduca, Ferdinando d’Asburgo, che dedica le sue migliori energie per realizzare il meraviglioso giardino della sua residenza estiva. Alla Villa Reale di Monza è in programma, sino alla metà di ottobre, InReale: una proposta del Centro documentazione Residenze Reali lombarde con un taglio innovativo che unisce approfondite ricerche documentali e fedeli ricostruzioni in 3D alle più avanzate tecnologie immersive, diventando esperienziale per la prima volta in un giardino storico. E il giardino che il visitatore potrà percorrere ed ammirare grazie a InReale, è quello progettato e realizzato tra il 1777 e il 1791 da Giuseppe Piermarini per la “casa di campagna” dell’Arciduca Ferdinando D’Asburgo Lorena, Governatore delle Lombardia austriaca. Un giardino che vede la componente formale, fortemente ancorata ai dettati lenotriani, affiancarsi a due episodi paesaggistici di grande interesse. Un giardino cancellato solo quindici anni più tardi dalla ventata napoleonica e oggi percorribile virtualmente alla stessa stregua di allora.
Uno storico dell’arte di Ad Artem accoglie e conduce il visitatore alla scoperta delle pertinenze della residenza di villeggiatura di Monza, offrendogli la possibilità di immergersi nell’atmosfera regale dell’epoca e vedere ciò che godevano la corte asburgica e i suoi nobili ospiti.
Una piacevole passeggiata di circa un kilometro tra le distese erbose, gli alberi monumentali, le rogge serpeggianti, le finte grotte e le cascatelle che fanno da verdeggiante corona alla dimora monzese, intercalata da momenti in cui ci si trova improvvisamente immersi in una realtà inimmaginabile, che si sa però essere fedele ricostruzione di ciò che c’era nel Settecento. Un percorso in dodici tappe porta infatti il visitatore sulla grande terrazza con parterre fioriti e limoni in cassa, sino all’affaccio sulla maestosa scalinata. Da qui lo sguardo corre virtualmente lungo quel canale navigabile delimitato da pioppi bianchi che, alle stessa stregua di Versailles, si snodava lungo l’asse prospettico principale per arrivare al laghetto circolare con isoletta al centro. Lo guida poi all’ombra di una galleria fiorita di rampicanti profumati e, poco più in là, nel boschetto di betulle dalle argentee cortecce, detto per questo “Lunare”. Un breve tratto di prato ed ecco una nuova sorprendente visione: la grande vasca del Ninfeo con le sue statue e gli spruzzi d’acqua. E così ancora per altre inaspettate tappe.
In Reale è quindi un prodotto di grande impatto emotivo, dove il perfetto equilibrio tra reale e virtuale è raggiunto dal combinarsi del rigore scientifico della ricerca con i rendering fotorealistici, panoramici e stereoscopici realizzati da Guido Bazzotti: una straordinaria esperienza immersiva resa possibile grazie all’utilizzo di visori VR di ultima generazione tenuti a tracolla come binocoli.
Il prodotto, nato da un partenariato con diverse istituzione e reso possibile dalla vincita di due bandi, costituisce inoltre un’opportunità unica di inclusione. L’esperienza immersiva infatti, comunicando per immagini, offre un accesso immediato alla comprensione e all’apprendimento di nuovi contenuti. Il percorso scelto, una passeggiata nella natura, è accessibile a tutti e i dispositivi VR adottati, combinati con alcuni contenuti aggiuntivi, permettono di declinare l’esperienza anche per le disabilità visive di persone ipovedenti con gravità lieve.
Un’esperienza da non perdere in un contesto di grande regalità, come quello delle Villa Reale di Monza. InReale è disponibile tutti i sabati sino al 15 ottobre. Prenotazioni su www.inreale.it