È stato presentato a Roma il 18° Rapporto Annuale Federculture: “IMPRESA CULTURA. Lavoro e innovazione: le strategie per crescere”. Alla presenza del ministro Dario Franceschini si è fatto il punto sugli ultimi due anni in cui il settore della cultura in tutti i suoi ambiti è stato travolto dalla crisi. Tutti i settori infatti a causa della pandemia hanno registrato veri e propri crolli della partecipazione: 81% cinema, -85% teatro; -72% musei, -82% concerti.
Un colpo duro per il settore, dal quale però arrivano negli ultimi mesi segnali di recupero dovuti in particolare alla ripresa del turismo che, seppure ancora lontano dai livelli pre-Covid del 2019, sta tornando a crescere: nel 2021, sul 2020, + 41% di arrivi e +39% di presenze; nel primo trimestre 2022 sono triplicate entrambe le voci rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (oltre +200%).
Anche sull'occupazione gli impatti sono stati importanti. In due anni si sono persi 55mila posti di lavoro, il 6,7%, oltre il triplo di quanto accaduto nell’occupazione totale dove la variazione negativa è stata del 2,4%, In più la perdita di posti di lavoro è maggiore nei settori della cultura “in senso stretto”, -11%, e tra i giovani (under 35) -12,6%. Prendendo in considerazione solo il 2021, prosegue il Rapporti di Federculture, l'occupazione culturale è stimata in 771 mila unità con una presenza di donne leggermente più elevata rispetto al totale (43,9% vs. 42,2%). A livello territoriale, si lavora di più nell'ambito della cultura al Centro-Nord (82,3% vs. 73,5%), segnale del potenziale sottoutilizzo del grosso patrimonio artistico, storico e culturale del Mezzogiorno. Nel 2021 quasi la metà dei lavoratori in ambito culturale(47,3%) è laureato a fronte del 24,3% del totale occupati.
Certo il panorama è desolante, ma bisogna anche guardare ai segnali positivi dei primi mesi di quest'anno che fanno sperare in una sostanziale ripresa. Positiva infatti la partecipazione di molti eventi culturali organizzati su scala nazionale: dalle domeniche gratuite nei musei, che in sole tre giornate (maggio-giugno-luglio) hanno riportato nei siti statali oltre 400mila visitatori, al Salone del Libro di Torino che ha avuto il record di presenze nell'edizione 2022 con più di 168mila ingressi. Buoni anche i dati del Bonus Cultura per i diciottenni che, conta già 396.651 registrazioni per un valore di 65,7 milioni di euro spesi in libri, concerti, musica, cinema.
Seppure il settore abbia beneficiato di importanti e fondamentali misure di investimenti per la ripresa, l'organizzazione delle imprese della cultura rinnova l'appello a parlamento e governo per interventi concreti e strutturali non più rinviabili: un forte sostegno ai consumi culturali delle famiglie attraverso misure di detrazione delle spese; revisione delle aliquote Iva sui prodotti culturali; estensione delle tutele nel mondo del lavoro con l'adozione del Contratto Unico per la cultura.