Ridonare vita e fermento a quei luoghi del nostro territorio bellissimi dal punto di vista architettonico e naturalistico ma sempre meno abitati. Una sfida sicuramente impegnativa, che il Ministero della Cultura intende vincere con un ambizioso piano di interventi.
“Nel mondo nessun Paese ha il patrimonio di borghi che possiede l’Italia”, ha dichiarato il ministro della Cultura Dario Franceschini durante l'incontro intitolato “Arte e Cultura: una strategia di rilancio per il Paese”, quinto appuntamento della piattaforma di dialogo “Italia 2022: Persone, Lavoro, Impresa”, promossa da PwC Italia in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi. Per valorizzare i piccoli “loci amoeni” sparsi in tutta Italia il MiC - ha spiegato Franceschini - ha dato vita al Piano Borghi, che prevede un investimento di oltre 1 miliardo di euro dei fondi del PNRR e che sembra procedere a gonfie vele.
Il ministro, infatti, ha sottolineato che tutti gli obiettivi fissati per il 30 giugno sono stati rispettati; in particolare “le Regioni hanno individuato piccoli borghi, completamente o quasi spopolati, e ne hanno identificato una vocazione prevalente per il recupero e la riqualificazione”. Se tutto continuerà a procedere secondo quanto programmato - ha continuato Franceschini - “avremo un territorio che continuerà a vivere”.
Alla fine del suo intervento il ministro ha inoltre aggiunto che il MiC ha previsto anche una norma per il contributo al pagamento dell’Imu per chi apre un'attività commerciale in comuni sotto i 500 abitanti. Un ulteriore tassello per far sì che tutti i piccoli centri, mete tra l'altro molto ambite dai turisti stranieri, non vengano abbandonati.