Padova, piazza dei Signori e l'orologio
Il piano turistico annuale del Veneto 2022 ha iniziato il suo iter con l'esame da parte della commissione Cultura del Consiglio regionale veneto. Il piano annuale vale 625.000 euro, che si aggiungono alla leva finanziaria delle politiche di coesione 2021-2027, che per le imprese e le destinazioni turistiche del Veneto stanziano 90 milioni di euro, e alle risorse attese dal Pnrr per competitività, transizione digitale e grandi eventi turistici. Il documento di quasi 40 pagine prevede programmi di formazione e potenziamento di nuove competenze per gli operatori turistici, strumenti di continuità contrattuale, investimenti sulle 'porte di accoglienza' e sulla rete degli 82 uffici Iat e dei 199 info-point per garantire una immagine coordinata e una fruibilità uniforme dei servizi. E poi diffusione della 'Carta dell'accoglienza', con il rilascio di 'patentini dell'ospitalità', e sviluppo della card regionale unica dematerializzata, che integri servizi, prodotti e agevolazioni per le diverse destinazioni turistiche. Il piano mira poi a coordinare e promuovere le certificazioni ambientali e di sostenibilità per imprese e destinazioni e a migliorare, anche attraverso app (Veneto Outdoor) e piattaforme di gestione e commercializzazione (Veneto around me), l'offerta cicloturistica e del turismo lento: cammini, turismo equestre, rete escursionistica veneta. Il turismo congressuale viene sostenuto con iniziative di promo-commercializzazione e con azioni di coordinamento con i network nazionali e internazionali. È poi previsto il potenziamento delle proposte e dei servizi di accoglienza turistica inclusiva per le persone con bisogni speciali, non solo sulle spiagge venete, ma in tutto il territorio regionale, in collaborazione con le nove aziende sociosanitarie locali. Infine, per quanto riguarda la comunicazione, il piano annuale indica come strategie di intervento il potenziamento dei marchi d'area per le aree interne, il rafforzamento dell'utilizzo del marchio 'Veneto the land of Venice' anche in connessione con i nove siti Unesco della Regione, l'ottimizzazione delle sinergie con la Film Commission in chiave di promozione del territorio, investimenti nelle piattaforme digitali e nell'avvio di un vero e proprio ecosistema digitale veneto che connetta strutture ricettive, trasporti, cultura, sanità, attività commerciali e altro e utilizzi i big data per monitorare flussi e preferenze dei visitatori. (Dire.it)