Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha dichiarato che a fine anno i numeri per l'Italia raggiungeranno quelli del 2019, se non di più in alcune regioni e località. "Questo considerando che nei primi mesi dell'anno c'erano ancora le restrizioni è un risultato davvero eccezionale. Ma noi ora dobbiamo stabilizzare questi numeri, anzi crescere ulteriormente nei prossimi anni e i suggerimenti che ci danno questi ragazzi riuniti a Sorrento sono eccezionali", ha infatti dichiarato a margine del Global Youth Tourism Summit organizzato dal ministero del Turismo con l'Unwto e l'Enit a Sorrento.
"Abbiamo organizzato assieme all'Unwto il primo congresso mondiale del turismo giovanile perché banalmente la generazione Z, i nati dal '97 in poi, sono due miliardi nel mondo e sono loro che disegneranno e stanno già disegnando il turismo del futuro. Orientano le decisioni delle famiglie e loro stessi sono turisti. Sono nati con internet, parlano un linguaggio diverso e hanno desideri diversi: sentendoli parlare hanno un'attenzione particolare al turismo sostenibile, accessibile e ai temi della disabilità – ha spiegato il ministro Garavaglia –. Noi dobbiamo sentire loro per adeguare l'offerta".
Intanto, l'Osservatorio di Confturismo Confcommercio ha calcolato che questa estate andranno in vacanza almeno una volta 28 milioni di italiani per un totale di 62,8 milioni di partenze, inclusi coloro che andranno all'estero e chi, per diversi motivi, non soggiornerà in strutture turistico ricettive. Per quel che riguarda i programmi, L'Osservatorio ha previsto che gli italiani partiranno in media per un week-end a giugno, uno short break tra luglio e inizio agosto e una vacanza di almeno 7 giorni ad agosto.
Prevista una spesa complessiva pari a 47 miliardi di euro tutto compreso (trasporto, soggiorno, ristorazione, intrattenimento, shopping, ecc.). Il budget di spesa risulta essere il primo elemento con cui gli intervistati fanno i conti, citato come motivazione di scelta della destinazione di viaggio dal 19,3% del campione, seguito dalla ricchezza delle attrattive del luogo e dalla qualità del paesaggio, rispettivamente al 13,5% e al 12,1%.
Un italiano su due ha già deciso e fissato tutto: il 16% risponde di non avere bisogno di prenotare perché sceglierà una soluzione propria o andrà da amici o parenti, mentre il 31% ha già prenotato i servizi che gli servono. Del restante 50%, metà sono già attivi nel controllo delle disponibilità di strutture ricettive e mezzi di trasporto mentre gli altri ancora stanno decidendo. La prima ad essere concretamente programmata è la vacanza principale, quella di 7 giorni o più, come ha già fatto il 73% degli intenzionati ad andare via a luglio e il 65% dei vacanzieri di agosto.
Un’estate che si annuncia quindi rosea per il turismo ma che allo stesso tempo è segnata da forti problemi. Sul fronte degli addetti ai lavori c'è una grave mancanza di personale. Sul fronte dei vacanzieri la nota dolente sono i rincari: dal carburante delle auto ai biglietti aerei. Secondo le stime del Codacons, che ha rielaborato i dati definitivi sull’inflazione diffusi dall’Istat, infatti i prezzi dei biglietti aerei in alcuni casi sono più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. "Acquistare un volo europeo costa oggi addirittura il 127,6% in più rispetto al 2021, mentre i voli internazionali hanno subito incrementi del +103,3%. Aumenti delle tariffe anche per i voli nazionali (+21,4%). Ma ad aumentare sono anche le tariffe dei traghetti che salgono del 22,7% su base annua, mentre spostarsi in auto costa il 25% in più rispetto allo scorso anno se si dispone di una vettura a benzina, e oltre il 33% in più in caso di auto a gasolio. Non va meglio per tutte le altre voci legate al turismo e alle vacanze – analizza ancora il Codacons – Per i pacchetti vacanza internazionali si spende l’8,6% in più, mentre alberghi e motel hanno ritoccato al rialzo i listini del +14,7%. Più costoso consumare al bar o mangiare al ristorante (+4,6%) mentre una cena in pizzeria costa quasi il 5% in più rispetto al 2021".