“ Sono contento di informarvi che la Soprintendenza di Venezia sta avviando il processo che porterà al riconoscimento dell'interesse storico-artistico delle vie d'acqua urbane, ed in particolare del Canale della Giudecca, dove oggi transitano navi di grande dimensioni, più grandi del Titanic. È un provvedimento innovativo, che permetterà di poter avviare in futuro, lavorando insieme alle strutture degli altri ministeri coinvolti, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, una nuova fase di gestione delle vie d'acqua veneziane, per una tutela dell'intera città più efficace e rispettosa dell'ambiente e del patrimonio" E’ l’annuncio, dal suo profilo facebook, con l’Hastag #ProteggiamoVenezia e #CanaledellaGiudecca, del ministro peri Beni e le Attività Culturali Bonisoli che se approvato comporterà il cambiamento della disciplina per il passaggio delle grandi navi.
Gli fanno eco, Alessandra Carbonaro e Michela Montevecchi, capogruppo in 7 commissione di Camera e Senato.”Apprendiamo con soddisfazione e apprezzamento dal Ministro Bonisoli dell'avvio della procedura di vincolo del Canale della Giudecca a Venezia da parte della Soprintendenza competente." Lo affermano Alessandra Carbonaro e Michela Montevecchi, capogruppo in 7 commissione di Camera e Senato. "Il riconoscimento dell'interesse storico-artistico delle vie d'acqua urbane, e in particolare del Canale della Giudecca, dove oggi transitano navi di grandi dimensioni, è il primo passo necessario per attuare una politica di salvaguardia e tutela della città e dell'ecosistema della laguna, seriamente minacciati da uno sfruttamento turistico insostenibile. La decisione del Mibac è il segnale di un'inversione di rotta, verso l'unica politica possibile per salvare le nostre città d'arte da un futuro all'insegna della turistizzazione di massa e del degrado ambientale"
Con il decreto Clini-Passera che vietava l’entrata dal Lido delle grandi navi da crociera a partire 2014 (il decreto fu poi annullato da una sentenza del Tar) Venezia ha perso poco più di 300 mila passeggeri nell’acro di un anno (1.446,635.passeggeri nel 2017).
Oggi un ordinanza della capitaneria prevede l’applicazione di un apposito “algoritmo” matematico per regolare il flusso delle navi; sulla base di diversi parametri ( più modeste dimensioni, combustibile usato, la forma dello scafo e l’idrodinamica, lo spostamento d’acqua, l’onda generata, il dislocamento e gli apparati di sicurezza per la navigazione), il sistema matematico, ridurrà progressivamente dal 10 al 15% gli approdi, rispetto alle poco più di mille che fino al 2012 entravano dalla bocca del Lido e passano davanti a Piazza San Marco. Non transitano più le grandi da 120.000 e anche 130.000 tonnellate alte oltre 60 m, con oltre sei-settemila persone a bordo.
Nonostante la riduzione del numero delle navi in arrivo, il numero di passeggeri tende comunque ad aumentare; secondo i dati del primo quadrimestre 2018 - i passeggeri arrivati al terminal Vtp (Venezia Terminal Passeggeri) sono stati 147.993, rispetto ai 124. 936 dello stesso quadrimestre dell’anno scorso.