Con il ritorno del Lazio in zona gialla, il Parco archeologico del Colosseo ha potuto ieri riaprire al pubblico dopo 87 giorni di chiusura.
Per festeggiare la riapertura, i giovani allievi del Conservatorio di Santa Cecilia hanno tenuto un concerto nell'arena dello storico anfiteatro, allietando i primi visitatori accorsi. Un “ritorno alla quotidianità” nel segno “della bellezza, dell'arte, della cultura e della musica”, come ha dichiarato la direttrice del Parco, Alfonsina Russo, ma anche della sicurezza, visto che sono state mantenute le misure anti-contagio già adottate e sperimentate con successo quest'estate: mascherina obbligatoria per tutti i visitatori, misurazione della temperatura mediante termoscanner, percorsi di visita a senso unico.
La prima giornata di riapertura ha registrato un risultato positivo: a fine mattinata erano già arrivate 205 prenotazioni per visitare Colosseo, Foro Romano e Palatino. Un'ottima risposta, anche se non paragonabile ai numeri a cui si era abituati pre-Covid. “Prima si veniva qui anche due volte al giorno, la mattina e il pomeriggio, ad accompagnare i turisti per le visite guidate. C'era una fila chilometrica, qualcuno alla fine rinunciava a malincuore. Ora, cinque minuti e si entra”, ha raccontato una guida turistica. “Fa quasi impressione - ha aggiunto - ma è comunque un segnale di speranza nella ripresa”.
Secondo le disposizioni governative, il Parco, come gli altri luoghi di cultura che hanno potuto riaprire, dovrà rimanere chiuso nel fine settimana, ma la direttrice Russo si augura che con il prossimo decreto i visitatori potranno essere accolti anche il sabato e la domenica. La speranza è che si possano presto riprendere le attività normali e che ci siano sempre più avventori, non solo cittadini di Roma e italiani, ma anche europei e persone provenienti da tutto il mondo.
I percorsi di visita che potranno essere effettuati sono i seguenti: al Colosseo il percorso a senso unico permetterà di visitare il I ordine dell’anfiteatro – senza passaggio sull’arena – con affaccio ai sotterranei, salire al II ordine attraversando gli spazi dell’esposizione permanente “Il Colosseo si racconta”, in cui è narrata in 11 tappe la storia del monumento, e arrivare fino alla terrazza Valadier con vista sulla piazza del Colosseo. Lungo il percorso, e precisamente all’interno della Porta Triumphalis sul lato occidentale del monumento, sarà possibile inoltre tornare ad ammirare il dipinto murale con la raffigurazione della veduta di Gerusalemme, così come restituito dal recente intervento di restauro. La visita al Foro Romano e al Palatino, spazi aperti e assimilabili a parchi e giardini, sarà invece aperta con un unico ingresso dalla via Sacra/arco di Tito e con orario libero, ma mantenendo il costante controllo dei flussi. L’uscita sarà consentita dall’arco di Tito, da via del Foro Romano e da largo Salara Vecchia. L’intera area sarà percorribile: dall’arco di Settimio Severo all’arco di Tito fino ai rinnovati Horti Farnesiani, dalle cosiddette terme di Elagabalo alla Vigna Barberini, attraversando la Domus Augustana e la Domus Flavia con il sempre suggestivo affaccio sullo Stadio palatino.
Orari di visita e prezzi dei vari biglietti sono sul sito https://parcocolosseo.it/visita/orari-e-biglietti/.