La villa medicea Ambrogiana di Montelupo Fiorentino (Firenze) sarà, insieme la villa medicea di Careggi a Firenze, una delle principali sedi dell’iniziativa “Uffizi diffusi”, allo scopo di mostrare in diverse aree della Toscana le opere presenti nel magazzino del museo. Lo ha dichiarato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in occasione di un sopralluogo con il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, alla villa che per diversi anni è stata sede di un ospedale psichiatrico giudiziario. Nel 2017 il Demanio, proprietario dell’immobile, ha firmato un protocollo d’intesa con il Comune e la Regione Toscana con l’obiettivo di promuovere il complesso mediceo.
"E' una villa medicea bellissima, l'unica con l'accesso diretto sull'Arno. Presto potrà essere restituita, dopo essere stata per anni sede di un ospedale psichiatrico giudiziario, a una funzione più consona: un luogo vocato ad ospitare bellezza. Condividiamo pienamente l'idea proposta da Eike Schmidt di Uffizi che non siano più solo la Galleria di Firenze, ma divengano la Galleria della Toscana. Paolo Masetti, sindaco di Montelupo, è riuscito ad accendere i riflettori su questo luogo e sul futuro della Villa, come una delle sedi centrali degli Uffizi Diffusi", afferma Giani.
Fra le diverse opzioni di siti adatti per ospitare le opere non esposte della Galleria, l’Ambrogiana costituisce il caso più emblematico, sottolinea ancora Giani, dichiarando inoltre che l’incontro avvenuto rappresenta un momento fondamentale del cammino per giungere ad un protocollo d’intesa che renda possibile l’idea per la quale Eike Schmidt passerà alla storia. L’Ambrogiana, la villa di Careggi e le Terme del Corallo di Livorno sono tre pilastri dell’iniziativa. L’operazione che potrà iniziare per prima è quella di Careggi, che potrà probabilmente concludersi per il 2024, “ma io sono ottimista anche per quanto concerne Montelupo”, conclude Giani, che afferma ancora di avere in comune con il direttore Schmidt il fine dell’iniziativa, che costituisce l’esempio più classico di quello che sono gli Uffizi Diffusi.
Al sopralluogo erano presenti i sindaci dell’Empolese Valdelsa, il vicedirettore del Demanio Alessio Casci, l’architetto Gabriele Nannetti della Sovrintendenza, i membri del consiglio comunale di maggioranza e opposizione, oltre al sindaco Paolo Masetti e alla sua giunta.
Eike Schmidt ha sottolineato come l’idea di “Uffizi Diffusi” venga da lontano e ha dato un’idea delle opere che potranno trovare posto a Montelupo. "L'idea degli Uffizi diffusi non è nostra, ma di Cosimo I de' Medici e di Anna Maria Luisa de' Medici, che il 31 ottobre 1737 lega il patrimonio mediceo alla Toscana e alla sua capitale. Questa è la vocazione della Galleria e questa idea ci consentirà di dare visibilità alle tante opere conservate nei nostri depositi, che potranno tornare nei loro luoghi originari. Qui all'Ambrogiana fra il 1600 e il 1700 si trovavano centinaia di opere e questo è il luogo giusto dove riportarle. Il nostro parte proprio dalla rinascita di due luoghi simbolo: la villa dell'Ambrogiana e la villa di Careggi. Arricchendo le collezioni con opere che possano raccontare la storia del luogo, collegate, nel caso concreto, con Ferdinando I e Cosimo III de' Medici. Io sono sempre molto ottimista. L'idea degli 'Uffizi Diffusi' è antica e possiamo finalmente attualizzarla”, dichiara Schmidt.
Eike Schmidt dichiara ancora di non scoraggiarsi, dal momento che sembrano esserci i presupposti per raggiungere questo traguardo importante in breve tempo, con un impegno mirato a velocizzare i tempi nella consapevolezza delle molte operazioni da realizzare alla villa; per questo, continua, il team è già all’opera per preparare i progetti e dare il via all’azione di reperimento dei finanziamenti.
Per il sindaco di Montelupo, Paolo Masetti, l’iniziativa degli “Uffizi Diffusi” ha il merito di promuovere un’intera area e l’Ambrogiana potrà rappresentare un attrattore per gli atri comuni del territorio. "Si tratta di cambiare approccio alla cultura, valorizzando l'intero sistema Toscana e mettendo sempre più in connessione i territori; Firenze continuerà a rivestire il suo ruolo di grande attrattore e di questo progetto tutti i territori potranno beneficiarne in un'ottica di collaborazione reciproca, con un occhio particolare ai flussi turistici che prima o poi torneranno a muoversi. In sintesi si tratta di un'importante operazione culturale: disseminare la Toscana di arte e bellezza. Uno dei punti focali sarà proprio Montelupo con la sua Ambrogiana, un luogo che per anni ha rappresentato detenzione, dolore e sofferenza", ha concluso il sindaco.