[Nella foto il Presidente di Opera Labatoratori Fiorentini Spa Giuseppe Costa]
Una nuova sfida per i prossimi tempi partendo da passato: dal 18 dicembre Opera Laboratori Fiorentini Spa è infatti tornata tutta toscana e fiorentina, con un assetto societario formato di nuovo dagli imprenditori che più di venti anni fa hanno dato il via all’esperienza delle concessioni nei musei, per via dell’applicazione della legge Ronchey. Opera Laboratori Fiorentini, che presenta nel suo personale 650 persone assunte a tempo indeterminato e nel periodo di alta stagione supera le 1.000 unità, ha il controllo di tutti i servizi aggiuntivi del Polo Museale Fiorentino, del Parco Archeologico di Pompei ed Ercolano e della Reggia di Caserta.
Opera Laboratori Fiorentini Spa non fa più parte del Gruppo Civita ed è entrata in Opera20, una nuova società creata da realtà italiane con know-how decennale del settore culturale. Opera20 nasce infatti da Poggio 13, la società del Cavaliere del Lavoro Giuseppe Costa, Cultura a Firenze Srl, società dei soci fondatori di Opera Laboratori Fiorentini Spa con a capo Enzo Ruggeri, e Sillabe Srl, casa editrice di Livorno del settore delle pubblicazioni d’arte, detenuta primariamente da Maddalena Paola Winspeare, a cui si è aggiunto anche il fondo americano Pricoa. Opera20 ha ottenuto dal gruppo Ien – Italian Entertainment Network – Civita il controllo totalitario di Opera Laboratori Fiorentini, il 51% di Civita Tre Venezie, il 40% di Opera San Gimignano, il 50% di CWay ed il 20% di Tosc.
Nel corso del tempo Opera Laboratori ha esteso la sua azione di promozione di molti altri musei in Toscana, Umbria e a Roma, inclusi i Musei Vaticani. A Firenze Opera, inoltre, è il concessionario della Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, Galleria dell’Accademia, Museo del Bargello e di tutti gli altri siti museali statali.
«I nostri laboratori costituiscono la cifra della società e la rendono unica tra gli operatori del settore. Potremo dire che Opera è essa stessa un grande laboratorio aperto al futuro dove forgiare il bene e il bello è fare impresa. I laboratori perla cultura della cura e gestione dei servizi sono integrati con altri laboratori e attività come il laboratorio di progettazione e realizzazione di mostre ed allestimenti museali, con una squadra di tecnici specializzati che ha permesso alla società di allestire mostre e musei in ambito internazionale», dichiara Giuseppe Costa.
Sono diverse le prove che Opera Laboratori Fiorentini dovrà affrontare nei prossimi tempi. Una di queste sarà aiutare le amministrazioni pubbliche e private nella dura ripresa del secondo lockdown, sostenendo i musei nella ripartenza. “Vogliamo accompagnare i siti museali ad una lenta ripresa nel rispetto delle norme di sicurezza, ma cercando di valorizzare al massimo l’offerta per far ripartire il più velocemente possibile il vero e forse unico volano dell’economia italiana: l’arte e la cultura ed il suo preziosissimo indotto”, conclude il presidente Costa.
La relazione con i più importanti tour operator d’Italia ed esteri, con le principali aziende italiane ed estere consentiranno di creare un’offerta formativa sempre in aggiornamento dal punto di vista dei percorsi museali, degli eventi e delle nuove attività che avranno l’obiettivo di suscitare l’interesse di visitatori sempre più esigenti.
Altro obiettivo sarà far conoscere i laboratori di Opera a tutte quelle persone che fino a questo momento non credevano che una sola azienda potesse includere tante professionalità artigianali e le migliori competenze del made in Italy: falegnami, scultori, restauratori tessili ed edili, montatori specializzati, architetti, geometri, storici dell’arte e della scienza, comunicatori, operatori nel settore della produzione digitale, operatori di marketing territoriale, progettisti culturali e del Patrimonio e imprenditori. Successivamente sarà realizzata, nella primavera del 2021, un’azione di restauro e di conservazione dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico, di proprietà del Comune di San Gimignano e della Regione Toscana.