Dopo importanti lavori di ristrutturazione e ri-allestimento, l'Antiquarium di Pompei, lo spazio museale realizzato tra il 1873 e il 1874 da Giuseppe Fiorelli e concepito come preludio alla visita del sito archeologico, ha di nuovo aperto le sue porte al pubblico.
All'interno dell'Antiquarium, situato nei pressi del Tempio di Venere, i visitatori possono ammirare una selezione di reperti provenienti dal Parco Archeologico e dalle zone adiacenti, seguendo un percorso espositivo permanente del tutto inedito, volto a ripercorrere, attraverso 6 sezioni (Prima di Roma, Roma vs Pompei, Pompeis difficile est, Tota Italia, A fundamentis reficere, L’ultimo giorno), la storia di Pompei, dall’età sannitica (IV secolo a.C.) fino alla tragica eruzione del 79 d.C.
Tra i reperti in mostra, oltre a celebri testimonianze dell’immenso patrimonio pompeiano, come gli affreschi della Casa del Bracciale d’oro, gli argenti di Moregine o il triclinio della Casa del Menandro, sono presenti anche i rinvenimenti delle più recenti campagne di scavo condotte nel Parco Archeologico: dai frammenti di stucco in I stile delle fauces della Casa di Orione al tesoro di amuleti della Casa con Giardino, agli ultimi calchi delle vittime dalla villa di Civita Giuliana.
Ampliato nel primo Novecento dall'archeologo Amedeo Maiuri, l'Antiquarium nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu colpito da un bombardamento che provocò la distruzione di un'intera sala e la perdita di diversi reperti. Grazie all'intervento di restauro dello stesso Maiuri, riaprì le porte nel 1948 e rimase attivo fino al terremoto del 1980, che ne obbligò di nuovo la chiusura. Solo 36 anni più tardi, nel 2016, è stato possibile riaprirlo, ma unicamente per esposizioni temporanee.
Il nuovo allestimento, curato da COR arquitectos & Flavia Chiavaroli, è caratterizzato da una forte luminosità e riporta all'atmosfera dell'Antiquarium pensato da Amedeo Maiuri, grazie anche al recupero spaziale delle gallerie originali, al restauro delle vetrine espositive degli anni cinquanta e ad una loro rivisitazione. “Ci siamo lasciati guidare dalla volontà di generare stupore” - spiega Roberto Cremascoli, di COR arquitectos - “la stessa emozione che caratterizzò le scene del film di Rossellini “Viaggio in Italia”, quando i protagonisti Katherine Joyce (Ingrid Bergman) e Alex Joyce (George Sanders), accompagnati dallo stesso Maiuri, parteciparono a uno scavo e assistettero al ritrovamento di un calco di una vittima dell'eruzione”.
La riapertura dell'Antiquarium è inoltre accompagnata da due progetti digitali di comunicazione realizzati dal Parco Archeologico di Pompei con Electa: il primo è un podcast di sei episodi intitolato “Pompei. La città viva” e creato in collaborazione con Piano P (piattaforma italiana dei podcast giornalistici), in cui accademici, archeologi, artisti e scrittori, insieme al direttore Massimo Osanna, raccontano sotto la guida di Carlo Annese la storia e l’evoluzione di Pompei e del Parco Archeologico, proponendo affascinanti aneddoti e racconti del passato (gli episodi possono essere ascoltati su Spotify, Spreaker, Apple Podcast e su tutte le principali app gratuite per l’ascolto dei podcast). Il secondo è invece un chatbot chiamato “AmedeoBot”, in omaggio ad Amedeo Maiuri, che non solo, attraverso una chat interattiva, risponde in tempo reale a richieste di informazioni di diverso genere, ma offre anche una narrazione audio che dal percorso espositivo dell'Antiquarium accompagna il visitatore alla scoperta di alcuni punti di interesse del Parco Archeologico. Per attivarlo è necessario solo scansionare appositi QR code installati in alcuni luoghi strategici, sia esterni che interni.