''Ho ritenuto che, in questa fase di emergenza, sarebbe stato meglio continuare con la governance precedente dell'Enit e quindi ho preferito dare continuità. Man mano che l'emergenza finirà sarà il momento di introdurre la figura di un amministratore delegato secondo esclusivi criteri di grado e competenza''. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, rispondendo, mercoledi' 20 gennaio al question time alla Camera, sul mancato rispetto dei termini previsti per la nomina del nuovo consiglio d'amministrazione dell'Enit. l'ente che dovrebbe promuovere il turismo in l'Italia dal mondo.
La questione, irrisolta, è stata sollevata dall’on Lollobrigida per Fratelli d’Italia e riguarda l’inserimento a sorpresa, nel decreto d’urgenza per contrastare l’emergenza Covid-19 del maggio 2020, della modifica alla governance dell’Enit, che riforma il Consiglio di amministrazione e istituisce anche la figura dell’amministratore delegato. Modifica e nomina da farsi entro 30. Una riforma, anche se riguarda soltanto l’organo di governance del’ente, che passa attraverso un DL d’urgenza piuttosto che essere discussa ed approvata dal Parlamento nell’annunciato disegno di legge sul turismo. L’esigenza di modifica del CdA, che il ministro volle inserire del DL rilancio di maggio 2020, viene da lontano. Dal luglio 2015, quando furono nominati i tre componenti il nuovo CdA a seguito della trasformazione dell’Enit in ente pubblico economico. Al componente del CdA Fabio Lazzerini, furono attribuite le deleghe per la gestione esecutiva dell’ente, non come Amministratore delegato, ma come consigliere delegato, questo probabilmente per attenuare la sua posizione d’incompatibilità, mai risolta, relativa anche all’incarico di direttore della compagnia Emirates che non ha mai lasciato fino al successivo incarico in Alitalia come direttore commerciale ( ora è ceo della nuova Alitalia che dobbiamo abituarci a chiamare Italia Trasporto Aereo, Ita).
"In merito alla norma sul cambio di governance dell'Enit, con l'introduzione della figura dell'amministratore delegato - ha osservato Franceschini - sono stato accusato di voler fare una epurazione. Quelle critiche non erano vere, tanto che, in questa fase di emergenza ho preferito far continuare la governance precedente, con continuità”. "So bene quali sono i danni del settore turistico e quanto lunghi saranno, perché gli altri settori si riprenderanno più in fretta - ha sottolineato ancora il ministro -. Prima che si rimuova il turismo internazionale ci vorrà del tempo. Abbiamo il dovere di aiutare le imprese e i lavoratori ad attraversare questo deserto. Sono stati previsti ammortizzatori per tutti i lavoratori, misure significative per le imprese. Sette miliardi, più o meno, tra cultura e turismo, sono gia' stati disposti e in gran parte erogati alle aziende e ai lavoratori”.
Negativa la risposta di FdI: Anche oggi, all'ennesimo question time che Fratelli d'Italia gli ha rivolto, nessuna risposta e' arrivata dal presunto Ministro del Turismo: questa volta sulla mancata nomina all'interno del Consiglio d'amministrazione di Enit, l'ente che dovrebbe sponsorizzare l'Italia nel mondo. Gli abbiamo ricordato che gia' nel Decreto Rilancio, in piena pandemia, proprio lui si era impegnato a procedere a tale nomina entro 30 giorni. E niente ha fatto il Ministro per tutelare il settore alberghiero e per le migliaia di aziende del comparto balneare neanche a seguito delle recenti sentenze del Tar di Lecce che hanno di fatto imposto l'applicazione dell'estensione delle concessioni al 2033 rispetto alla Direttiva Bolkestein. Il ministro farebbe bene a seguire una proposta di Fratelli d'Italia: istituire un Ministero del Turismo ad hoc, nella speranza che non continui a peggiorare il suo curriculum e affidi in altre mani il supporto ad un settore che rappresenta la vera ricchezza dell'Italia".