Un “riscatto per l’area vasta dei Campi Flegrei”, così il sindaco aveva definito la candidatura di Procida. Ora, il Mibact ha scelto proprio l’isola campana come Capitale della cultura 2022.
Procida, resa nota dal romanzo L’isola di Arturo di Elsa Morante, che nel 1957 vinse il Premio Strega, era l’unica isola candidata per la Capitale della cultura 2022 e ce l’ha fatta. Ora è la prima isola ad aver vinto questa nomina tra altre 9 candidate: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapani, Verbania Lago Maggiore e Volterra. Prenderà il posto di Parma, capitale della cultura 2020-2021.
E proprio sulla sua condizione geografica e sulla metafora dell’isolamento, è stata incentrata la presentazione di Procida con il dossier “La cultura non isola”. Un gioco di parole dalla forte carica semantica che racchiude un progetto ricco di eventi: 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti e 40 opere originali. “Un tema, il nostro, individuato prima della pandemia – sottolinea Agostino Riitano, direttore della candidatura – e ancor più necessario in questi tempi di isolamento casalingo in cui la cultura è stata ed è fondamentale. Procida è oggi un laboratorio culturale di felicità”.
L'isola è stata scelta per aver messo al centro la propria identità – caratterizzata da uno straordinario patrimonio storico, artistico e ambientale – e un progetto lungimirante, all’insegna della sostenibilità ambientale, che reinterpreta il significato di cultura; un valore che “non può essere soltanto appannaggio del turismo – dichiara Riitano – ma serve essenzialmente al miglioramento delle nostre comunità”. Un progetto particolarmente apprezzato dal Mibact che punta i riflettori non più sulle grandi città d’arte ma anche e soprattutto sul patrimonio diffuso nei piccoli centri.
La nomina di Procida è un grande risultato per tutta la Campania. “È la vittoria dei piccoli borghi e soprattutto dei Campi Flegrei: in questa operazione la cultura è un ponte tra l’isola e la terra ferma”. Ha spiegato Peppe Pugliese, il sindaco di Monte di Procida, il comune più affine alla futura Capitale della cultura con la quale condivide un forte legame culturale che sta per essere rilanciato e potenziato, attraverso un progetto “che è iniziato – spiega Pugliese – con il potenziamento dei trasporti tra l’Isola e la terra ferma”. Ma anche il comune di Somma Vesuviana è pronto “ad accogliere i turisti che giungeranno in Campania” spiega il sindaco, Salvatore Di Sarno. Nella cittadina, infatti, gli archeologi stanno lavorando all’apertura di Villa Augustea, antico sito romano, di grande interesse per i turisti del 2022. “Procida sarà il punto centrale che si allargherà ai Campi Flegrei e a tutta la Campania, insieme alle forze del territorio. Non lasceremo nessuno escluso”, Rassicura Riitano.
Procida è dunque un’isola che non vuole soffrire la condizione di isolamento e la cultura sarà un veicolo interessante per riscoprirla durante tutto il 2022.