Buone notizie per il mondo della cultura: in seguito alle dichiarazioni alla Camera del ministro della Salute Speranza sulle nuove disposizioni del nuovo dpcm, possono tirare un sospiro di sollievo i musei. Oltre alla notizia di una zona bianca – in cui verranno incluse le regioni con Rt equivalente o sotto a 0,5 – il governo realizzerà anche la riapertura dei musei. Mostre e spazi museali erano stati chiusi i primi di novembre, in tutta Italia, come forma di contenimento dei contagi. La nuova disposizione sarà valida a partire dal 16 gennaio. “E’ intenzione del governo in area gialla riaprire i musei come luogo simbolico della cultura del Paese” dichiara Speranza.
Le altre attività culturali, come le mostre temporanee, i cinema, i teatri, i concerti, rimarranno sospese e potranno ripartire sono nel momento in cui le Regioni si troveranno in fascia bianca, situazione che, come rivelato dal ministro Speranza, non accadrà nel breve termine, dato che la pandemia è ancora “in fase espansiva”. Per questo motivo, infatti, il governo ha dovuto necessariamente confermare il divieto di spostamento tra Regioni gialle, e vietare l’asporto dopo le 18 dai bar.
Tuttavia la notizia della riapertura – definita dal ministro Franceschini come “un piccolo segno di Speranza”, nell’ambito di un intervento al convegno “More Museum. Il futuro dei musei tra crisi e rinascita, cambiamento e nuovi scenari”, organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Firenze con Muse e il Museo Novecento – includerà solo i musei appartenenti a Regioni in zona gialla o bianca. Gli spazi museali potrebbero dunque riaprire al pubblico con entrate contingentate, con il distanziamento, con la misurazione della temperatura mediante il termoscanner e tutte le altre soluzioni con l’obiettivo di contenere i contagi. I musei apriranno dal lunedì al venerdì negli orari ordinari, restando invece chiusi il sabato e la domenica per le misure legate allo stato di emergenza.
Alcuni musei torinesi affermano a gran voce l’entusiasmo per l’eventuale riapertura e si dichiarano prontissimi a riaprire: in prima linea il Museo Egizio, il Museo del Cinema, il Polo Reale e il Museo al Castello di Rivoli; più incerti invece la Fondazione Torino Musei con Gam, Palazzo Madama e Mao, i quali mostrano timori per la scarsa affluenza, data l’impossibilità di spostarsi tra regioni, e per l’incapacità di coprire le spese.
Anche la Reggia di Caserta si prepara ad ospitare i visitatori con le dovute misure di sicurezza. La Direzione ha dato il via alle pratiche all’interno e all’esterno per permettere l’orario continuato di apertura nei giorni feriali per i visitatori fidelizzati.
"Ai musei Vaticani si continua a fare ricerca e a fare manutenzione ordinaria e straordinaria perché con i grandi flussi che avevano prima della pandemia non era possibile farla, se non in regime straordinario e nei giorni di vacanza. Lo facciamo pensando a un'ottima e proficua riapertura che ci auguriamo possa essere alla fine del mese di gennaio, quindi per il primo febbraio. Ci auguriamo, se l'emergenza sanitaria lo permetterà, di riaprire i battenti in quella data", dichiara Barbara Jatta, direttrice dei musei Vaticani di Roma.