Il 2020 ha portato al collasso il Turismo. Secondo i dati Enit, i visitatori totali internazionali e nazionali sono dimezzati rispetto all’anno precedente, per un totale di 57 milioni di visitatori in meno. Inoltre, i pernottamenti turistici totali sono diminuiti di circa 186 milioni e la spesa di 71 miliardi di euro. Gli impatti sono maggiori per gli arrivi internazionali che per i viaggi nazionali. I visitatori internazionali pernottanti sono diminuiti del 64% (pari a 40 milioni di visitatori) quest'anno e i domestici del 31% (16 milioni) rispetto al 2019. La ripresa sarà lenta e naturalmente legata all'andamento della pandemia. "Entro il 2023 - spiega all'AGI il presidente dell'Enit Giorgio Palmucci - il Turismo complessivo avrà ripreso a superare leggermente i volumi del 2019, con +1% di visitatori totali rispetto al 2019, salvo imprevisti. Il primo a ripartire sarà il Turismo interno mentre i visitatori internazionali pernottanti saranno ancora inferiori del -5% rispetto ai volumi del 2019 nel 2023". La pandemia ha sconvolto piani e progetti dell'intero comparto turistico costringendo gli operatori e gli addetti ai lavori a riprogettare nuove strategie. L'Italia resta innegabilmente una destinazione top of mind. Infatti “La penisola - spiega ancora il presidente dell'Enit - continua ad essere una delle prime mete di preferenza e lo dimostrano anche le ricerche e le mentions sui social dove l'Italia risulta tra le parole più ricercate. Inoltre è leader assoluta nel turismo a lungo raggio: un quarto dei turisti da extra Europa viene in Italia e quindi la Penisola soffre particolarmente del blocco dei voli dai Paesi long haul”.
La situazione impone quindi di agire e adottare nuove strategie: Enit sta cercando di rafforzare la posizione dell'Italia con un'operazione di mantenimento del brand attraverso attività di promozione. La sinergia sarà la sfida del futuro. Secondo Palmucci, i primi turisti a tornare saranno quelli dei Paesi di prossimità per i quali l'Italia e’ raggiungibile in auto: lo hanno dimostrato già quest'estate. Per i turisti d'oltreocenano tutto dipenderà dall'apertura totale delle tratte aeree, delle frontiere e dall'andamento del Covid nonché dalle politiche internazionali.
Un modo per distribuirle il turismo in vari periodi dell'anno e in aree meno note sono i tematismi, la creazione di eventi multisegmento e multisensoriali ma anche le aperture straordinarie di musei e luoghi d'arte in fasce orarie diverse e per ogni esigenza d'età e magari investimenti sul merchandising per creare senso di appartenenza. “L’attività di networking internazionale condotta da Enit tra istituzioni, enti, pmi e operatori del settore mira proprio ad implementare indirizzare e aggiornare le modalità di creazione e promozione dell'offerta turistica. Abbiamo realizzato oltre 30 campagne marketing, almeno una per ogni Paese con sede Enit nel mondo, ci siamo attivati da subito con il cruscotto sul settore e il monitoraggio nazionale e internazionale per fornire gli strumenti utili e i dati per la ripartenza del settore, abbiamo lanciato e implementato una app gratuita per smartphone che regala assaggi di Italia davivere poi live. Stiamo digitalizzando un archivio di oltre 100 mila ritrovamenti Enitche formeranno il Primo Archivio Storico del Turismo italiano. Ogni giorno organizziamo webinar internazionali che sono un collante per la rete della filiera turistica e alimentano il networking tra comparto pubblico e privato. Sul b2b, stiamo accompagnando le campagne digitali con webinar dedicati all'Italia su tutti i mercati, con digital training e anche corsi di lingua italiana dedicati agli agenti di viaggio all'estero per fidelizzare le nostre relazioni. Stiamo costruendo un marketplace virtuale permanente per l'incontro domanda e offerta turistica in collaborazione con le regioni italiane” conclude Palmucci.