A causa della pandemia che quest’anno ci ha colpito, il turismo internazionale a livello globale ha subito una battuta d’arresto mai immaginabile. Quest’anno secondo uno studio dell’Unwto (United Nations World Tourism Organization) il calo di visitatori internazionali è stato del 70% rispetto al 2019. La tendenza si conferma anche in Italia dai dati dei primi nove mesi dell'anno con le presenze dei clienti in calo del 68,6%.
Nonostante la riapertura delle frontiere dopo il lockdown, le presenze di stranieri continuano a registrare flessioni negative, con un trimestre estivo che riesce a realizzare solo il 40% delle presenze di stranieri rilevate nel 2019. Di questi nel trimestre estivo del 2020, quasi la metà (47,4%) è rappresentata dai tedeschi, seguono quelli provenienti da Svizzera e Liechtenstein (con una quota dell'8,6%), Paesi Bassi (8,0%), Austria (6,8%) e Francia (5,6%). Praticamente nulle le presenze dei clienti provenienti dagli Stati Uniti (0,7%) che erano una delle prime tre nazionalità di provenienza del nostro turismo estero. Le grandi città anche nel trimestre estivo vedono l'assenza pressoché totale di clientela estera (-86,1% le presenze rispetto allo scorso anno). Cali sostanziali si registrano nelle strutture ricettive dei comuni a vocazione marittima (-65,5%) e in quelli a vocazione culturale e paesaggistica (-63,6%), decisamente più contenuta la flessione per le strutture ricettive ubicate nei comuni a vocazione montana (-38,7%).
Quello che fortunatamente non manca è il turismo virtuale, usato in particolare dagli americani in maniera massiva in questo periodo. Dall'analisi dei paesi visitati in digitale l'Italia risulta essere stata una delle mete preferite. Un viaggio nel desiderio che ha coinvolto in molti oltreoceano, attraverso varie applicazioni, in particolare quelle dedicate al VR (virtual reality) con i visori dedicati come HTC Vive, Oculus Rift o Google Cardboard, che aiuta a far entrare un utente in un ambiente digitale. Attraverso l'uso di immagini e suoni l'utente viene collocato in un nuovo mondo nel quale può muoversi e interagire con quello che lo circonda. Un progetto interessante è il Trentino VR-Virtual Reality che sfrutta questa tecnologia per promuovere il territorio e la cultura locale. Tramite un visore e un'applicazione nel cellulare, le persone possono scoprire la regione, con l'obiettivo di stimolare in loro il desiderio di visitarla dal vivo. L'utente viene trasportato in luoghi unici, sentendosi il protagonista di una storia che si sviluppa intorno a lui. La scelta di creare un'applicazione che può scaricare chiunque, lo rende uno strumento di marketing di massa. E così fare trekking sulle Dolomiti, mangiare un piatto prelibato in una baita in montagna, ammirare il cielo ad alta quota o fare sport estremi è un'esperienza che tutti possono sperimentare ancora prima di prenotarla. Molte sono le aziende che forniscono questo servizio tra cui anche l'app di Enit, che ha creato “Italia Virtual Reality" per percorrere virtualmente la penisola alla scoperta del Made in Italy. Si tratta di un'esperienza immersiva con cui andare ovunque in Italia. Il viaggio inizia con la scelta da compiere come visitare le nostre spiagge o passare dal tour enogastronomico a Napoli fino ad un aperitivo nelle Langhe. Oppure salire a bordo della vespa targata Italia per un tour animato da Cesare, una guida che illustra le bellezze di Roma.
L'utilizzo della realtà immersiva ha visto una crescita esponenziale in questi anni diventando un valido strumento di strategia promozionale del Made in Italy in molti settori. Inoltre l'Enit ha portato recentemente il suo Italia VR all'IBTM World Virtual, una tre giorni internazionale, in cui sono stati organizzati appuntamenti di networking, di confronto per promuovere l'Italia e incentivare l'incontro tra centinaia di aziende italiane con i buyers di tutto il mondo. Infatti la creazione di video sferici con immagini a 360 gradi permette un miglioramento sia del posizionamento dell'Italia nel segmento B2B, sia un incremento della brand awareness in un mercato B2C.
Sfruttare il digitale per una rinascita è quello che molte città stanno cercando di fare, non solo per promuovere il proprio territorio ma anche per rimanere vicini agli italiani. Così a Roma è nato “Oltretutto”, il primo grande appuntamento di Roma Culture, il nuovo brand che identifica tutte le attività culturali della Capitale. La proposta del tutto multimediale ha presentato iI Capodanno 2021 Capitolino. L’evento è stato promosso in collaborazione con MIBACT e Parco Archeologico del Colosseo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Casa del Cinema, Fondazione Cinema per Roma, Fondazione Musica per Roma, Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Romaeuropa, Teatro dell'Opera di Roma, Associazione Teatro di Roma, con il supporto di ACEA, con la regia e il coordinamento artistico di Francesca Macrì e Claudia Sorace, con il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura.