Il 22 dicembre è stato pubblicato il bando per il rifacimento dell’Arena del Colosseo. L’intento è quello di sfruttare l’Anfiteatro Flavio per ospitare grandi eventi culturali, al pari dell’Arena di Verona. Nonostante l’intenzione del Mibact di restituire al monumento il suo vecchio splendore, sono sorte diverse polemiche tra chi è a favore e chi è contrario all’intervento.
Il Colosseo diventerà quindi una struttura per l’intrattenimento, questo però ha suscitato già i primi dubbi,evidenziati da Tommaso Montanari nel suo articolo sul fatto Quotidiano di , sulla svalutazione del valore archeologico del sito, ridotto a mero spazio di consumo, e sui 18,5 milioni messi a disposizione dalla politica per l’ennesima nuova apertura, dimenticando gli investimenti per la manutenzione di cui necessita gran parte del patrimonio archeologico italiano. Interventi a favore della cultura del Paese che susciterebbero minore interesse nell’opinione pubblica.
Aldilà delle polemiche riguardo la banalizzazione di una architettura complessa che attirerebbe soltanto turismo di massa, l’intenzione del progetto sembra essere partita da un’idea esposta dall’archeologo Daniele Manacorda nel 2014: restituire al Colosseo la sua arena, così come appariva nelle illustrazioni dell’Ottocento. Renderla viva come quando ospitava i giochi e gli spettacoli dei Romani o le manifestazioni pubbliche e le cerimonie religiose nei secoli successivi. Un ritorno alle origini, in sintesi.
Un “Colosseo Pop” che ritornerebbe al passato utilizzando i mezzi del futuro per ospitare eventi culturali di alto livello. L’intervento altamente tecnologico prevede infatti la costruzione di una struttura high tech che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto i sotterranei, ma anche di calpestare il centro di un’arena che una volta era il fulcro del Colosseo costruito dalla dinastia Flavia.
Ancora non sappiamo quale sarà l’aspetto del “nuovo Colosseo”, ma ci auguriamo che venga valorizzata la maestosità che lo ha distinto per secoli.
Il bando si chiuderà il primo febbraio, mentre i lavori verranno presumibilmente avviati entro la fine del 2021.