“Valore Paese Italia” è il nome di un insieme di iniziative che saranno portate avanti con lo scopo di aumentare il turismo nel nostro paese, sfruttando gli immobili dello stato. Per rendere operativo il progetto è stata sottoscritta un’intesa istituzionale tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Agenzia del Demanio, Enit - Agenzia Nazionale del Turismo e Difesa Servizi Spa; nell’accordo sono stati specificati i punti da seguire e sviluppare nel corso dei prossimi mesi.
Il nostro turismo è fatto di molte cose: cultura, arte, ambiente, tradizioni. “Valore, Paese, Italia” riparte dai beni pubblici come le case cantoniere, gli edifici e le ferrovie che hanno avuto una certa importanza storica, riserve e percorsi naturali, i fari, vecchie fortificazioni.
Il progetto era stato presentato lo scorso 7 ottobre e durante questi mesi si sono andati a strutturare i punti fondamentali dell’accorso. L’annuncio della firma è avvenuto solo ieri durante lo svolgimento di un workshop digitale. Tra i partecipanti c’erano Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario del Mibact, e Andrea Giorgis, sottosegretario del Ministero della Giustizia.
L’obiettivo è sfruttare i beni dello Stato per aumentare l’offerta turistica, ma in che modo? Collaborazione con privati e networking. Affinché l’Italia riesca in questa ripartenza culturale, è necessario operare congiuntamente tra pubblico e privato. Un progetto nazionale e non statale, in cui nazionale sta per dell’Italia non dello Stato.
«Il settore turistico – ha dichiarato Dario Franceschi, Ministro per i beni e le Attività Culturali e per il Turismo - sta attraversando un periodo difficilissimo, ma alla fine di questo deserto il turismo internazionale tornerà impetuoso nel nostro Paese. La gente avrà voglia di viaggiare e in particolare di visitare l’Italia».
Bisogna lavorare insieme, valorizzare i beni del patrimonio pubblico per favorire anche l’accesso ai turisti a zone di Italia poco conosciute, di piccole dimensioni. Ne è convinto il Presidente di Enit Giorgio Palmucci che ha aggiunto: «[…] il Covid può trasformarsi paradossalmente in un’opportunità per rivedere e potenziare l’offerta. E noi parteciperemo attivamente alla realizzazione di questo progetto».
Intanto, proseguirà la valorizzazione e la prossima settimana «verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il IV bando dei fari in gestione a Difesa Servizi», così ha concluso Fausto Recchia, l’AD di Difesa Servizi Spa.