Per il Museo Archeologico Nazionale di Taranto ed il Museo Archeologico Nazionale di Napoli il 14 novembre sarà un giorno dedicato alla Notte dei Musei, il progetto promosso da ICOM (International Council of Museums), che tutti gli anni, dal 1977 riunisce i più importanti musei del mondo e ribadisce il valore di queste istituzioni culturali per il la crescita culturale e sociale dei popoli.
I musei italiani, in seguito alle misure presenti del Dpcm del 3 novembre 2020 riguardanti lo stop ad esposizioni e all’apertura al pubblico di musei e luoghi della cultura, si trovano oggi costretti a dare vita ad iniziative virtuali per proseguire le proprie attività. Nonostante il rigetto della richiesta di abbreviazione dei termini per discutere l'istanza cautelare di sospensiva contenute nel ricorso al Tar presentato da Codacons e firmato anche dal critico d’arte Vittorio Sgarbi limitatamente all’abbreviazione dei termini, infatti, il Tar ha ritenuto che non sussistono le condizioni per disporre l’accoglimento della richiesta cautelare monocratica.
Sette statue per sette giorni: con sette post su Facebook ed Instagram il Museo Archeologico Nazionale di Napoli darà il via ad una suggestiva mostra virtuale della Sezione Campania Romana. Il tour avrà inizio con una data simbolica, il 14 novembre alle 20: per quel giorno ed in quell’orario avrebbe dovuto realizzarsi la Notte dei musei, con appuntamenti che, a causa dell’emergenza in atto, sono oggi possibili attraverso iniziative online. Da questo sabato, dunque, gli interessati potranno usufruire virtualmente di uno spazio per contemplare sculture pressochè sconosciute: le opere scelte per questa rara campagna digitale sono alcuni marmi che provengono principalmente dai depositi del MANN. A condurre i follower in un percorso di scoperta, da vivere con like, commenti e condivisioni, saranno le sette immagini di Luigi Spina.
Sabato il primo post, con la statua maschile del cd. Germanico, proveniente dal Macellum di Pompei e risalente ai primi decenni del I sec. D.C. Quasi sconosciuta la testa di Apollo tipo Omphalos, che verrà inserita domenica, proveniente da Cuma e copia romana (II sec. D. C.) di un originale di età severa. Per cominciare la settimana, mistero e magnetismo nella foto della protome di Giunone, la cui testa, viste le misure particolari appartiene probabilmente ad una statua di culto del tempio di Giove a Pompei ed è databile al I sec. D. C. In seguito, verranno postate le foto di una raffinata figura femminile panneggiata (dal Foro di Ercolano), della scultura di Oloconio Rufo, della statua femminile della Concordia Augusta e del Busto di Plotina.
La campagna fotografica di luigi Spina si inserisce nel progetto di promozione del patrimonio museale, da valorizzare e divulgare online: lo scorso settembre, in una recente indagine svolta dal Politecnico di Milano per la Direzione Generale dei Musei del Mibact, il MANN è stato dichiaratp il Museo italiano maggiormente attivo su Facebook per la quantità dei post pubblicati (122). In questo modo, il MANN ribadisce l’attenzione posta sulle possibilità comunicative offerte dai social, particolarmente rilevanti in questo momento storico.
Anche per il Museo Archeologico Nazionale di Taranto il 14 novembre sarà un giorno dedicato alla Notte dei Musei. Le iniziative pensate dal museo fanno riferimento alle nuove modalità di comunicazione e divulgazione della cultura mediante il 3D e la stampa digitale, ma anche alla storia degli uomini, delle donne e dei bambini in una delle aree archeologiche più emblematiche per la preistoria dell’Italia settentirionale, cioè il villaggio palafittico di Lucone di Polpenazze in provincia di Brescia.
“Sono il Nord e il Sud che colloquiano”, afferma la direttrice che in live dalla pagina Facebook del MArTA sabato alle 21 si confronterà con il dott. Marco Baioni, studioso della preistoria dell’Italia settentrionale - neolitico, età del rame e età del bronzo – e direttore del Museo della Valle Sabbia e dell’area archeologica del Lucone.
Tutte le live saranno fruibili in rete gratuitamente sulla pagina Facebook del MArTA di Taranto.