La crisi del settore turistico determinata dell'emergenza Covid-19 va colta come una grande opportunità di riflessione e rilancio della politica turistica del nostro Paese. Servono interventi ed investimenti coordinati e importanti non più rinviabili. È questa la premessa del documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che è stato presentato ieri nel corso di un'audizione al Senato di fronte alla X Commissione, riunitasi per discutere sui sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e sulle filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio. Durante l'audizione sono intervenuti Daniele D’Amario, Coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e Assessore della Regione Abruzzo, e gli Assessori di Emilia-Romagna, Veneto e Sicilia, rispettivamente Andrea Corsini, Federico Caner e Manlio Messina.
All'interno del documento sono state esplicitate le proposte prodotte dalla Conferenza in seguito all'ascolto delle principali Associazioni di categoria e delle istanze dei territori. Sono in totale 11 gli interventi ritenuti necessari per il rilancio del settore turistico:
1) Un grande Piano di investimenti coordinato ed in cooperazione con le Regioni e Province auto-nome, per la concessione di contributi a fondo perduto finalizzati all’ammodernamento delle strutture ricettive italiane e delle imprese turistiche (miglioramento energetico e ambientale, dei processi organizzativi e di prodotto, digitalizzazione). 2) Iniziative di sostegno e facilitazioni di accesso al credito per le imprese turistiche con azione coordinata di Banca Centrale Europea, Autorità bancaria Europea e Stato. 3) Incentivare e rifinanziare forme di sostegno e agevolazioni fiscali studiate appositamente per le diverse caratteristiche e tipologie di imprese del settore (crediti di imposta, Bonus Ristrutturazioni, Digitalizzazione, ecc.). 4) Investimenti per un grande Piano di promozione turistica e posizionamento strategico dell’immagine turistica dell’Italia nel mondo, puntando su un turismo di qualità, rilanciando i brand più prestigiosi, concretizzando l’Italia come il Paese più attrattivo al mondo per la propria identità e stile di vita, per le eccellenze culturali ed artistiche. 5) Un Piano di investimenti specifici su forme di turismo sostenibile e mobilità lenta (cammini, ciclo-vie, servizi ferroviari turistici, mobilità slow, ecc.) ed esperenziale insieme alla valorizzazione delle aree interne, dei Borghi e dei piccoli centri d’arte minori di cui l’Italia è ricca. 6) Prevedere un’apposita linea d’intervento per il settore turistico, nell’accordo in atto tra Governo e Regioni, nella rimodulazione e utilizzo dei Fondi Fesr e Fse della programmazione 2014-2020. 7) Costituzione di un nuovo Fondo Europeo Speciale per il Turismo (“FEST”), articolato sul modello “FESR”, dotato di adeguate risorse comunitarie da attivarsi nella prossima Programmazione 2021-2027. 8) Investimenti per la crescita e lo sviluppo digitale dell’intero settore turistico, pubblico e privato. 9) Armonizzazione degli standard di gestione dei servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica, valorizzando le peculiarità regionali, ma garantendo standard minimi di qualità sull’intero territorio italiano. 10) Avvio di un importante aggiornamento della normativa e regolamentazione turistica italiana attraverso un Testo Unico generale, con il coordinamento e l'armonizzazione delle normative regionali, in un rinnovato e grande impegno collaborativo tra lo Stato e le Regioni. 11) Ripensare la governance del settore con una grande azione di sistema che interessi l’intera filiera turistica e che si basi su di una necessaria e rinnovata collaborazione istituzionale tra il Ministero e le Regioni e le Province Autonome, coinvolgendo anche le Associazioni di categoria. Valorizzare, inoltre, il Tavolo Permanente di Promozione del Turismo in Italia e riconoscere il ruolo assegnato all’ENIT per la promozione turistica nel mondo.