Valorizzare il patrimonio pubblico di immobili di interesse storico-artistico e paesaggistico per rinnovare e rendere ancora più sostenibile e ricca l'offerta turistica nazionale, in vista del superamento della pandemia e della ripresa dei flussi turistici dall'estero. Con questi presupposti è nato Valore Paese Italia, il nuovo progetto promosso da Agenzia del Demanio, Mibact, Enit e Difesa Servizi SpA, con il supporto dei ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture, di Ferrovie dello Stato, Fondazione FS, Invitalia, Istituto per il Credito Sportivo, Anas e Anci, che mira a creare un network, a cui saranno chiamati a unirsi anche i privati, in grado di dare omogeneità alle iniziative di riqualificazione delle strutture pubbliche inutilizzate o poco sfruttate.
“Dimore, case cantoniere, ferrovie storiche, fari, cammini possono e devono costituire le infrastrutture del turismo di domani”, ha sottolineato il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini. Valore Paese Italia darà vita ad un sistema che sia coordinerà le azioni di recupero di questi beni intraprese ex novo (obiettivo entro la fine dell'anno è iniziare le procedure di riqualifica di circa 55 luoghi), sia curerà il completamento di quelle, invece, già poste in essere. Gli strumenti per avviare i progetti di valorizzazione saranno diversi. Accanto alla concessione classica, ci saranno bandi riservati agli under 40, a start up e al terzo settore, senza trascurare le possibilità offerte dal project financing, ossia le forme di collaborazione tra pubblico e privato previste dalla nostra legislazione. Valore Paese Italia sarà inoltre un ottimo strumento per informare su incentivi e forme di supporto economico-finanziario e fiscale, a livello nazionale e in linea con la programmazione europea.
Tra i progetti di valorizzazione già esistenti, spicca quello delle “rete” fari della Marina Militare, iniziato nel 2015, secondo un modello di lighthouse accommodation, rispettoso del paesaggio e dell'ambiente. I fari sono predisposti per accogliere attività turistiche, ricettive, insieme ad iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio. “Abbiamo messo a gara 19 fari di proprietà della Marina Militare, contrattualizzati 14 e aperti 5, con un investimento medio dei partner privati di un milione a faro”, ha affermato Fausto Recchia, amministratore delegato di Difesa Servizi SpA.