lI 18 maggio il museo nazionale etrusco di Villa Giulia, storica sede rinascimentale e una collezione che non ha pari nel mondo non potra' comunque aprire i suoi cancelli al pubblico per mancanza di fondi e di personale minimamente necessari per fronteggiare adeguatamente l'emergenza. I problemi non sono legati all’emergenza del Covid-19 ma vengonoda lontano causati dalla riforma del precedente ministro Bonisoli che ad agosto 2019 ha declassato il museo. Lo spiega all’Ansa il direttore Valentino Nizzo reintegrato dal ministro Franceschini lo scorso 25 febbraio alla guida del museo tornato autonomo: Non e' un problema dovuto al Covid - premette - bensi' agli strascichi del declassamento del museo deciso ad agosto 2019 dall'allora ministro Bonisoli; da allora e fino allo scorso 25 febbraio la contabilita' e' passata ad altri uffici del ministero. "Complicati passaggi organizzativi che contiamo comunque di risolvere per giugno", assicura Nizzo, "Aspettiamo come tutti le indicazioni del ministero con le linee guida per la sicurezza. Poi ci sara' da formare il personale per l'accoglienza dei visitatori in piena sicurezza per tutti". Intanto, nel rispetto del distanziamento necessario, gia' dai prossimi giorni alcuni dei funzionari torneranno fisicamente al lavoro per predisporre il necessario all'apertura e preparare le sale. Quest’anno a Villa Giulia mancheranno gli stranieri che rappresentavano una grande percentuale degli 80 mila visitatori annuali.