La presidenza del Consiglio ha adottato, a partire dall’8 marzo 2020, nuove direttive per la gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-19 sull’intero territorio italiano. In tutto il Paese si prevede: l’annullamento di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi tipo, realizzati in qualsiasi luogo, pubblico o privato; la sospensione del servizio di apertura ai visitatori dei musei e di altri luoghi della cultura di cui all’art. 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio (si considerano musei, archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici). Questo è quanto è possibile leggere sul sito e sui canali social del ministero per i beni e le attività culturali.
In questo modo dunque, il “Decreto Coronavirus” emanato il 1° marzo, con il quale si prevedeva la riapertura di musei, teatri e cinema e che aveva visto lentamente riprendere il settore cultura, vede annullato il suo contenuto: con il nuovo decreto, infatti, musei ed altri luoghi della cultura rimarranno chiusi. La riapertura dei musei, dopo una settimana di sospensione per l’emergenza, aveva portato alla ripresa positiva, da un punto di vista sia economico che psicologico, di alcune città come nel caso del museo Egizio e del Museo del Cinema di Torino che hanno visto riprendere le proprie attività ed il flusso dei visitatori. Erano stati riaperti anche Palazzo Madama e i Musei Reali, il Circolo del Lettori, la Reggia di Venaria e il Teatro Stabile. A Milano hanno riaperto biblioteche, sedi espositive e musei civici e la mostra “Guggenheim. La collezione Thannhauser da Van Gogh a Picasso” a Palazzo Reale.
Annullamento di eventi, manifestazioni, spettacoli, messe e funerali, sospensione delle attività di pub, discoteche, scuole di ballo; gare ed iniziative sportive rese a porte chiuse, chiusura di musei e altri luoghi di cultura, confermata la chiusura delle scuole, dei servizi per l’infanzia, bar e ristoranti aperti, ma con l’obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro; sospensione di congressi, riunioni, meeting e eventi sociali che vedono coinvolto il personale sanitario responsabile della realizzazione di servizi pubblici essenziali; raccomandazioni ai lavoratori di sfruttare i periodi di ferie e di ricorrere al “lavoro agile”, oltre a stabilire nuove “zone rosse”. Sono queste, più nel dettaglio, le misure adottate dal decreto.
"Ci siamo subito attivati perchè in questa fase è essenziale limitare al massimo le occasioni di contagio e l'unico modo per contrastare la diffusione del virus passa necessariamente per un cambiamento dei comportamenti individuali, che dovranno più di sempre improntarsi ad un senso di responsabilità collettiva. Sono misure severe, che incidono sulla vita sociale di tutti e che hanno conseguenze sul piano economico, lavorativo, psicologico di ciascuno. Ci stiamo attrezzando per diffonderne al massimo la conoscenza, perchè dal loro rispetto deriva la sicurezza di ciascuno e quindi di tutta la collettività e la necessità, improrogabile, di proteggere le persone più fragili e sostenere il lavoro di quanti sono impegnati, ventiquattro ore su ventiquattro, nella prevenzione, cura dei malati e contenimento dell'emergenza" dichiara il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
Le Gallerie degli Uffizi sono state aperte e poi subito chiuse nel giro di un’ora: prima ancora dell’emanazione del decreto, nella tarda mattinata dell’8 marzo, il museo ha aperto alle 8.15 facendo in modo, come avvenuto anche nei giorni scorsi, che i visitatori mantenessero la distanza prevista. Alle 8.55 dal Mibact è arrivata la notizia della chiusura. A quel punto, riporta il personale del museo, è stata chiarita la situazione ai visitatori i quali sono stati accompagnati all’uscita. Per le Gallerie una situazione così non si verificava dal 1993, anno dell’attentato dei Georgofili.
I Musei Vaticani resteranno chiusi fino al 3 aprile. "In coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorita' italiane, in data odierna sono state adottate alcune misure volte ad evitare la diffusione del Covid-19 da osservarsi nei Dicasteri e negli altri Enti della Santa Sede o ad essa collegati e nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano", si trova nel comunicato della Sala Stampa Vaticana. Tali misure riguardano, appunto, la chiusura dei Musei Vaticani, dell’Ufficio Scavi, del Museo delle Ville Pontificie e dei centri museali delle basiliche pontificie. “Con l’occasione si ribadisce che ad oggi è stato confermato un unico caso di positività al Covid-19 di un soggetto esterno che si era recato negli ambulatori della Direzione di Sanità ed Igiene per una visita medica pre-assunzionale e che le 5 persone che avevano avuto un contatto ravvicinato con questo sono in quarantena precauzionale".